RIMEMBRANZE

Bruno Santaniello






	 Cari Amici,
 
pur indegnamente rispondo alla Vs. richiesta di segnalarvi qualche ricordo personale.
In realta' le mie memorie sul Monturbano sono vastissime e quasi tutte gradevoli; 
cerchero' di selezionarne  qualcuna.
In casi del genere, anche se č banale, si comincia dall'inizio; prima ancora del primo giorno di scuola, 
ricordo perfettamente la mia iscrizione nel Settembre 1957.
Ero andato con mia madre ed avevamo trovato Padre Berlusconi (cognome allora sconosciuto nella Storia d'Italia).
Confesso che alla prima impressione ero rimasto un po' intimidito; mi era sembrato di trovare 
un certo clima austero per me sconosciuto. 
Gia' al primo giorno di scuola avevo scoperto come questa presunta austeritā fosse soltanto un mio assurdo timore. 
Nelle prime settimane di frequenza scolastica mi era subito sembrato di aver sempre frequentato un Istituto 
in cui in realta' non avevo mai messo piede;
a creare questo clima familiare avevano contribuito sia il Corpo Docente, religioso e laico, sia i compagni 
senza esclusione alcuna (nessuno di loro aveva la puzza al naso).
Un'altra caratteristica del Monturbano mi aveva entusiasmato: la presenza di ben due campi di calcio. 
Per me che ho sempre avuto il football nel DNA (ereditato non so bene da chi), aver scoperto addirittura un torneo calcistico
 a 7 (pionieristico per l'epoca) era stato come toccare il cielo con un dito.
Anche se ero ragazzino mi avevano rapidamente assunto come guardalinee (quante contestazioni sui fuorigioco! 
Una volta, per evitare gli ennesimi insulti, mi ero rifugiato addirittura dal Padre Ministro).
Nelle nostre riunioni mi ha fatto particolarmente piacere rivedere Sibilio, indimenticato capocannoniere dell'epoca
(in una partita aveva segnato addirittura 8 reti; nemmeno Silvio Piola e Gigi Riva erano mai arrivati a tanto).
Per quanto riguarda i vari Insegnanti, elogiare tutti i Padri Scolopi sarebbe persino troppo ovvio e, fatto da me, 
addirittura irriverente nei loro confronti.
Vorrei pertanto ricordare alcuni Insegnanti laici che mi erano stati di grande utilitā. 
Vorrei menzionare in primo luogo i Professori di Educazione Fisica, talora ingiustamente trascurati, che avevano tollerato 
spesso e volentieri la mia ignavia nell'attivitā ginnica: 
mi riferisco ai compianti Proff.Colla, Fragiacomo e MacDonald (quest'ultimo, un siciliano tutt'altro che scozzese). 
Senza far torto a nessuno, vorrei segnalare altri due miei insegnanti: il Prof.di Disegno Sarti Magi che dall'alto
della sua infinita bonomia regalava un 6 ad uno come me incapace persino nelle aste (per fortuna mi aiutava benevolmente
nei disegni Padre Vallino), nonche' l'allora giovane Professore di Scienze e futuro Docente Universitario   Giulio Relini.
 Quest'ultimo, in maniera talvolta anche un po' polemica ed aggressiva, mi aveva fatto comprendere,nell'unico anno 
in cui lo avevamo conosciuto, l'enorme importanza della Biologia.
Forse il nostro feeling non era straordinario, ma devo anche a lui, e glie ne sono grato,la mia successiva decisione, 
un po' a sorpresa ed in contrasto con la tradizione familiare, di intraprendere la carriera di Medico.
Per quanto riguarda i miei compagni, c'č  sempre stato fra di noi un forte cameratismo che ci ha permesso di superare 
anche alcuni momenti difficili (in particolare l'immatura e tragica scomparsa  di Padre Stefani e del nostro compagno 
Riccardo Badino).
Vorrei pertanto concludere ricordando, in ordine alfabetico, la nostra III Liceo:
Ardrizzi, Baldizzone, Balugani, Berardo, Bonetti, Campanella, Cassanello, DeDionigi, DeGregori, Della Rosa, Flabi,
Gallesio (che mi ha sopportato dalla II Media in poi), Gortana, Grazioli, Illuzzi, Lazzarini, Mao, Peluffo, Puppo,
Rebagliati, Regazzoni, Santaniello, Scanavino, Scarella, Taro', Vecchiato, Viglietti, Viglino.

Un abbraccio a tutti, sperando di non avervi annoiato.
 
Bruno Santaniello